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Come capire se una bottiglia di vino è buona?

Come capire se una bottiglia di vino è buona?

Mar 29, 2023

Nicola Caporaso

La scelta di una bottiglia di vino può essere intimidatoria per molti. Con così tante varietà, regioni e marche disponibili, compresa anche la possibilità che l’invecchiamento non sia avvenuto secondo i giusti principi, capire se una bottiglia è di buona qualità può sembrare una sfida. Cerchiamo di fare chiarezza su come capire se una bottiglia di vino è di buona qualità e i tempi migliori per bere un vino, anche dopo l'apertura.

Le basi: l’etichetta

La prima cosa da considerare è l'etichetta. Le informazioni sull'etichetta possono fornire preziose indicazioni sulla qualità del vino. Ad esempio il produttore, la regione e l’anno di produzione, ma anche il metodo con cui sono stati prodotti, tutte caratteristiche che possono influire sulla qualità del vino. In generale, i vini prodotti da marchi conosciuti, in regioni vinicole di qualità, tendono ad essere di buona qualità.


Il secondo suggerimento è considerare l'aspetto del vino. Osservare la bottiglia per eventuali sedimenti, bollicine, macchie o imperfezioni può fornire un'idea della qualità del vino. Inoltre, osservare il colore può fornire un'idea del suo stato di maturazione. I vini bianchi e rosati diventano solitamente più scuri con l'età, mentre i vini rossi diventano più chiari.

Il terzo suggerimento è l'odore del vino. Dopo aver aperto la bottiglia, annusare per rilevare eventuali odori sgradevoli o strani. In genere, il vino dovrebbe avere un odore fresco e fruttato, senza odori di muffa o di aceto. Il famoso “odore di tappo” è un segno di contaminazione, ma da solo non è abbastanza per decidere se effettivamente siamo di fronte una bottiglia di scarsa qualità.

Il quarto suggerimento riguarda ovviamente il gusto del vino. Bisogna degustare il vino per valutare il suo sapore, la sua acidità, il suo livello di tannini e il suo corpo. Un vino di buona qualità dovrebbe rispettare le caratteristiche segnate sulla sua etichetta, avere un sapore equilibrato, senza gusti “particolari”, come il gusto di tappo che è in realtà un’azione del TCA (tricloroanisolo).

 

I tempi per bere un vino: quali sono i migliori?

Essenzialmente ogni vino ha un tempo suggerito di fermentazione. Al di là dell’invecchiamento, che è assolutamente soggettivo per ogni vino, alcuni vini sono migliori quando “areati”, addirittura alcune varietà potrebbero richiedere persino un giorno intero per assumere tutte le note grazie all’ossigenazione!

Prendiamo ad esempio il nostro vino Falanghina di Benevento e il vino Aglianico del Taburno. In generale, il Falanghina dovrebbe essere bevuto entro un anno dalla sua produzione, ma se viene conservato correttamente, può durare fino a 3 anni. Dopo l'apertura, il Falanghina resiste bene entro le prime 24 ore, cominciando la “decadenza” dopo circa 30 ore, ma si può tranquillamente conservare e consumare anche dopo 3 giorni, se riposto in frigorifero.

L'Aglianico, invece, essendo un rosso può essere conservato per un periodo più lungo rispetto al Falanghina. In genere, l'Aglianico dovrebbe essere bevuto entro 3-10 anni dalla sua produzione, ma alcune varietà di alta qualità possono durare fino a 20 anni o più, se l’annata è propizia. Dopo l'apertura, l'Aglianico si comporta in maniera molto simile al Falanghina e risulta godibile fino a 3 giorni dopo se mantenuto in frigorifero.

 

Capiamo quindi che la scelta di una bottiglia di vino può essere un'esperienza difficile, ma con un po’ di attenzione si può capire se la bottiglia è di buona qualità. Inoltre, conoscere i tempi migliori per bere varietà specifiche come Falanghina e Aglianico può aiutare a godere appieno delle loro caratteristiche uniche.

 

Ricorda, il vino è un prodotto naturale e può variare da annata ad annata, quindi non esiste un modo ASSOLUTO per garantire la qualità di una bottiglia. Tuttavia, questi suggerimenti possono aiutare a prendere una decisione informata sulla scelta di una bottiglia di vino e godersi una bevanda deliziosa e di qualità.