Come abbinare vino e cibo cambia completamente la gastronomia
Se c’è una cosa che lega cibo e vino, è la complessità dei sapori che si possono creare con il giusto abbinamento. Quasi un’arte, per alcuni senza “quasi”, che richiede la conoscenza delle caratteristiche dei vini, oltre alla sicuramente più comune capacità culinaria. Il giusto vino può migliorare notevolmente l'esperienza gastronomica, esaltando i sapori e creando un'armonia tra i gusti e gli aromi, definendo di fatto un livello superiore dell’esperienza.
Tre regole basilari per abbinare cibo e vino
La prima regola dell'abbinamento di vino e cibo è considerare il “peso” del piatto. Il vino dovrebbe essere scelto in base alla consistenza e alla complessità del cibo. Ad esempio, i piatti leggeri come le insalate, gli antipasti, oppure i piatti a base di pesce richiedono vini leggeri, con un sapore che non copra le caratteristiche gastronomiche, come Chardonnay o Sauvignon Blanc. D'altra parte, i piatti più pesanti come bistecche, stufati, funghi molto succosi e formaggi stagionati richiedono vini rossi come Cabernet Sauvignon o Merlot.
La seconda regola è considerare il gusto del piatto. Una regola quasi ovvia, se non fosse che in enologia questo discorso si amplia molto. Ad esempio, i piatti piccanti richiedono vini con una bassa quantità di tannini, come un Riesling o un Gewürztraminer. I piatti acidi richiedono invece vini acidi come il Chianti o il Sangiovese. Ovviamente il gusto la fa da padrone, ma qui si parla di una puntualizzazione oggettiva: la presenza in quantità più o meno alte di tannini, un composto chimico dal sapore acido.
La terza regola è riguarda gli aromi del cibo in tavola. Ad esempio, con dei piatti speziati è richiesto un vino che accompagni altrettanto bene, con note speziate come Syrah o Zinfandel. I piatti dolci richiedono invece dei vini dolci, come il Moscato d'Asti o lo Sherry.
Il giusto abbinamento di vino e cibo è un’esperienza multisensoriale: può migliorare anche la consistenza di ciò che si sta mangiando. Per fare un esempio, un vino rosso tannico può ammorbidire i tagli di carne più duri, mentre un vino bianco cremoso può bilanciare la consistenza di un piatto di pasta dalla consistenza meno asciutta.
Un altro aspetto importante degli abbinamenti, anzi fondamentale, è la regione di produzione del vino. Ad esempio, da PerSorsi ci occupiamo di vino online e, nello specifico, offriamo soprattutto vino bianco e rosso di Benevento. I nostri consigli spesso si basano su opinioni di esperti, che hanno studiato approfonditamente le proprietà chimiche di vini e piatti, al fine di bilanciare i gusti. Con la giusta conoscenza anche un semplice piatto di pasta alla carbonara può avere l’abbinamento perfetto in un vino bianco italiano come il Verdicchio o il Pinot Grigio. Un piatto di paella spagnola dovrebbe essere abbinato a un vino come il Tempranillo o il Rioja.
L’atmosfera che solo il vino può creare
Infine, è innegabile: avere il vino a tavola è anche un’esperienza che va al di là della semplice gastronomia. Il sapore è importante, ma anche l’atto stesso di stappare la bottiglia e riempire il bicchiere può creare un'atmosfera accogliente, raffinata e sofisticata. Ci predispone a una migliore percezione del cibo, che a sua volta aumenta la qualità dell’esperienza.
Che dire poi dei benefici sulla salute? Un bicchiere di vino rosso può migliorare la salute del cuore grazie ai polifenoli, che aiutano a proteggere i vasi sanguigni e ridurre il rischio di malattie cardiache. Tuttavia, si parla sempre di bere con una certa moderazione, specialmente per quanto riguarda i vini bianchi, in quanto si tratta pur sempre di alcool.
In conclusione, l'abbinamento di vino e cibo può trasformare un pasto in un'esperienza gastronomica memorabile. Con la giusta scelta si crea un'armonia, completamente apprezzabile soltanto quando andiamo in profondità per guardare le caratteristiche di vino e cibo, uniti insieme. Per noi di PerSorsi appare quasi fondamentale investire un po' di tempo per capire come abbinare vino e cibo in modo efficace.